Autoregolazione psichica e
la crescita spirituale
Autore Dr.Vladimir Antonov
Traduzione di Tatiana Baldi
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Tantissima gente intorno a noi soffre per colpa delle disgrazie
nel mondo materiale e per le malattie… Il risultato è depressione, nevrosi e
altri disturbi psichici… Tante di queste persone diventano alcolizzati, drogati,
delinquenti, suicidi…
Due sono i motivi più importanti: l’incomprensione del senso
delle loro vite e la mancanza delle conoscenze su come si può cambiare se stessi
per opporsi con successo alle difficoltà con le quali noi ci scontriamo
inevitabilmente vivendo sulla Terra.
Abbiamo già parlato del lato filosofico e religioso del nostro
tema in dettaglio nei libri Classica della filosofia spirituale e attualità,
Ecopsicologia, Lezioni nel bosco. Posso affermare che il successo stabile
per avere l’equilibrio psichico ed essere veramente felici nella vita è
impossibile da raggiungere senza accogliere Dio nella propria concezione del
mondo e anche senza il serio lavoro di trasformazione della propria sfera etica
secondo quello che Dio aspetta da noi. E sarebbe più giusto che ogni uomo
cominciasse il processo della propria trasfigurazione imparando la vera visione
del Creato, dalla comprensione del suo posto e dei suoi compiti in Lui; soltanto
in questo caso l’uomo può avere la necessaria sicurezza e l’opportunità del
compimento degli sforzi per cambiare se stesso.
Purtroppo tanta gente che è stata educata nell’ambiente
ateistico, oppure influenzata da false concezioni religiose, è incapace di
passare facilmente all’approvazione delle conoscenze vere che sottintendono il
riconoscimento dell’esistenza di Dio. Questo non significa d’essere accattone
davanti a Dio o di credere nella «salvezza» delle forme diverse della ritualità,
ma la creativa posizione nel perfezionamento di sé come anima. Perché è proprio
questo che Dio aspetta da noi!
* * *
La nostra esperienza dell’insegnamento della metodologia per
l’assimilazione dell’arte dell’autoregolazione psichica in Russia, nell’epoca in
cui era vietato parlare di Dio, ci ha dimostrato che durante il processo degli
esercizi quasi tutti gli allievi, da soli, senza l’aiuto dell’insegnante,
cominciavano a percepire la presenza di Dio, ad avere cognizione della propria
sostanza non come corpo ma come anima incarnata nel corpo. E dopo seguivano la
consapevole ricerca della verità religiosa e filosofica.
Prima di tutto io parlo per persone come queste, che prima
vogliono avere le prove e soltanto dopo sono pronte a riconoscere la Verità, e
non come FEDE ma come CONOSCENZA.
Ma… per ricevere questa CONOSCENZA sarà indispensabile
impegnarsi con tutte le forze per cambiare noi stessi.
Proviamo a cambiarci! Come scopo iniziale prendiamo
l’accertamento di vivere in armonia con altre persone, in salute, nella
cognizione di quello che si chiama la vera felicità!
Cominciamo da questo! Proviamo l’esperienza di usare su noi
stessi queste conoscenze, che sono già state utili a tanti altri!
I chakra e l’autoregolazione psichica
Assimilare completamente l’arte dell’autoregolazione psichica è
possibile soltanto controllando le funzioni dei propri
chakra.
La descrizione più approfondita delle conoscenze sui chakra,
sulle loro funzioni e sulle possibilità di lavorare con essi si trova nel libro
Ecopsicologia. Adesso racconto brevemente soltanto quello che è il punto della
nostra conversazione.
… I chakra sono sette. Tutti noi li abbiamo nella testa, nel
collo, nel corpo. Ogni chakra è responsabile di vigilare sugli organi che si
trovano nella sfera di sua influenza, affinché ciascuno riceva la bioenergia.
L’inquinamento del chakra con energie grossolane può provocare malattie croniche
degli organi corrispondenti. La purificazione dei chakra con i metodi descritti
nel nostro libro porta alla guarigione.
Ma ancora più importante è che ogni chakra partecipi alla
produzione della completa definizione dello stato psichico.
I due chakra della testa sono responsabili della funzione
pensante, il chakra del collo è responsabile del criterio emozionale, della
situazione percepita dalla persona concreta. Il chakra nel petto coincide,
secondo la sua localizzazione, con il cuore e i polmoni ed è responsabile della
produzione di tutto lo spettro delle emozioni dell’amore, il chakra della parte
superiore dell’addome controlla l’energia della persona, il chakra della parte
inferiore dell’addome è responsabile della funzione riproduttiva, il chakra più
basso, che si trova al livello dell’osso sacro, è responsabile del collegamento
con l’energia di
kundalini.
È molto importante sapere che il chakra ajna, che si trova nel
centro della testa, è «colpevole» delle molte disgrazie umane. Anche il suo nome
corrisponde al suo significato: dal sanscrito “non è saggia”, in altre parole
“stupida”.
Questo chakra, come tutti gli altri, serve e deve essere ideale,
puro e sviluppato. Ma non bisogna permettergli di dominare! Perché in questo
caso fa nascere le emozioni egocentriche, facendo diventare chi lo possiede un
egocentrico.
La persona di questo genere è egoista, gelosa, irosa e
predisposta a «scavare in se stesso»… Alcuni non resistono e diventano
ubriaconi, piagnucoloni, suicidi.
Questa gente somiglia ai cani di campagna che fanno la guardia
alle loro cucce, abbaiando e cercando di aggredire tutti. Queste persone sono
guardiani del loro io e sono sempre in conflitto con altri. Questo modo di
comportarsi per loro è la norma, pensano che anche gli altri siano uguali a
loro. Lo scopo della loro vita è la lotta fra «io» individuali. Ad essi piace
motivare questo modo di vivere con lo slogan «lotta per l’esistenza»…
Se l’attività del chakra ajna si unisce all’iperattività del
chakra manipura, che si trova nella parte superiore dell’addome, si forma un
nuovo tipo psicologico. Le manifestazioni di questo tipo sono le persone sempre
insoddisfatte di tutti e di tutto, aggressive e irritate. Vengono anche definiti
uomini aggressivi ed involuti. La predisposizione all’alcoolismo è loro
caratteristica. In questo modo loro fanno «calmare i nervi». Gli appartenenti a
questo tipo sono predisposti più degli altri al compimento in diversi modi al
reato egoistico e agli atti d’aggressività contro gli altri, spesso nello stato
d’ubriachezza.
Tipo psicologico dell’anahata
Non continuiamo adesso a descrivere altre tipologie di persone,
a proposito di questo abbiamo parlato abbastanza nel libro Ecopsicologia, ma
segnaliamo che esiste il tipo opposto a quello descritto prima: si chiama tipo
psicologico dell’anahata. Questa gente è il tesoro nella società! E queste anime
incarnate sono le più promettenti riguardo allo sviluppo evoluzionistico.
Loro stesse soffrono spesso per colpa degli uomini aggressivi e
poco evoluti, ma, nonostante tutto, loro sono già sul Cammino spirituale e su
“Quello” possono progredire!
… Dio è l’Amore, così insegnava Gesù Cristo, e lo stesso dicono
anche altri Maestri Divini.
Avvicinarsi a Dio, il sogno di tutti credenti nella Sua
esistenza, è possibile soltanto avvicinandosi gradualmente alla Sua somiglianza,
prima di tutto nell’amore.
Le conoscenze sui
chakra manifestano che questa è la più importante caratteristica di Dio, che
si può acquisire e far crescere in sé. Le emozioni del tenero innamoramento,
premurosità, ammirazione e adorazione per la saggezza, aspirazione dell’amore
per il Creatore, tutti questi stati emozionali nascono e si mantengono nella
struttura specializzata che si chiama il chakra anahata. E proprio in esso si
forma e progredisce una parte della consapevolezza, che in tutte le positive
tradizioni religiose e filosofiche si chiama “il cuore spirituale”.
Soltanto sviluppando se stesso nella qualità del cuore
spirituale l’uomo può acquisire la vera forza spirituale e successivamente
avvicinarsi alla conoscenza personale del Creatore e all’Unione con Lui. Tanta
gente si chiede: “ È bello essere «di anahata» e allo stesso momento essere
offesi dagli uomini involuti? Non è meglio seguire la strada dello sviluppo
della forza grossolana, usando i metodi della magia nera o tipi di sport nei
quali di solito hanno successo i soggetti più grossolani e aggressivi?”
La risposta è che ognuno ha diritto alla scelta che Dio gli ha
concesso, ma bisogna anche pensare alle conseguenze che questa decisione può
avere per noi. La fine di quelli che mantengono o fanno crescere in sé questa
grossolanità è l’inferno!
La prospettiva di quelli che si sono formati come i cuori
spirituali, in qualità dell’amore, è il paradiso e dopo ancora più in alto!
Perché, dopo che lasciamo i nostri corpi morti, saremo negli
stati di consapevolezza ai quali siamo stati abituati vivendo nei corpi.
Chi è stato abituato alla cattiveria, in tutte le sue
manifestazioni, anche dopo la morte vivrà negli stessi stati emozionali insieme
ad altri come lui. Questo è l’inferno. (A questo proposito: forse ha senso non
praticare certi tipi di sport che sviluppano in modo doloso e incentivano
qualità negative? Sono sicuro che lo sport deve esaltare la Bellezza, non il
confronto fra le persone, l’aggressività, la violenza, la crudeltà).
Coloro invece che avranno vissuto in tenero e premuroso amore,
rimarranno negli stessi stati a vivere fra i loro simili. Questo è il paradiso.
L’inferno o il paradiso si acquista non attraverso
l’appartenenza a qualche tipo d’organizzazione religiosa o in seguito al
compimento di qualche azione concreta, ma come risultato del giusto o sbagliato
avanzamento evoluzionistico dell’anima: verso il Creatore o verso il contrario.
La gente ragionevole lo capisce facilmente…
* * *
Che cosa devono fare dunque coloro per i quali è prezioso il
principio dell’Amore, quelli che credono nell’esistenza di Dio e non vogliono
essere deboli?
La risposta a questa domanda adesso è chiara: bisogna
avvicinarsi al Creatore facendo crescere se stessi nelle qualità del cuore
spirituale. Attraverso questa maturazione acquisiamo la vera forza spirituale e
l’invulnerabilità nei rapporti con incarnate e anche non incarnate creature
dell’inferno.
L’anima incarnata ha la capacità di cambiarsi di qualità,
abbandonando un tipo di caratteristica e acquistandone un altro. A parte questo,
l’anima può crescere anche in quantità. Noi abbiamo possibilità di crescere,
nella qualità dei cuori spirituali, prima nei toraci dei nostri corpi materiali
e dopo fuori dei loro confini, aumentando in un primo tempo la loro grandezza
fino a qualche metro e successivamente a qualche chilometro e anche a migliaia
di chilometri. Dopo che l’anima sarà cresciuta a queste misure, imparando tante
cose sagge durante il tempo della crescita, potrà riunirsi al Creatore,
arricchendoLo di sé.
Proprio in questo consiste il senso delle nostre vite:
sviluppare noi stessi fino al livello che ci rende idonei ad avvicinarci alla
Dimora del Creatore nell’universo pluridimensionale e a riunirci a Lui. Lui
permette di entrare in Esso soltanto a quelli che come Lui sono diventati Amore.
Altre possibilità per avere cognizione di Lui non esistono.
Che cosa succede in noi quando, fin dall’inizio del lavoro su
noi stessi in tale direzione, cominciamo a trasformarci?
La prima cosa a cui si giunge è la possibilità di sentire lo
stato dell'amore. Questo si manifesta non attraverso i brevi momenti temporanei
dell'emozione, ma nello stato stabile della benevola e luminosa calma.
Spariscono le emozioni d'antipatia, odio, irritazione, ansia, paura, invidia,
impazienza. Spariscono le malattie provocate dalle dominanti emozioni negative.
Cambia il campo bioenergetico e alla gente rimane piacevole comunicare con noi,
migliorano i rapporti che prima erano problematici, trovate nuovi sinceri amici.
Avendo la giusta esperienza spirituale saremo in possesso delle conoscenze che
potremo condividere con gli altri. Così avremo i compagni nella ricerca
spirituale.
E dopo, molto presto, avrete ancora nuovi Amici: Spiriti Santi,
Rappresentanti del Creatore, i Quali diventeranno i vostri Maestri spirituali.
Proprio così Dio entra nella nostra vita di tutti giorni, come
Viva Realtà e non come un simbolo o un oggetto della fede insicura, diventando
Reali Padre e Madre, Amico, Amato Maestro.
Com’è possibile raggiungere questo in pratica?
Esistono metodi del tutto naturali per sviluppare l’amore
cordiale in se stesso.
Esso, in primo luogo, è tutto ciò che è buono nella sfera
riproduttiva: vissuta non in forma egoistica, ma come tenera e premurosa
sessualità, come cura dei bambini.
E’ emozionale sintonia con la raffinata Bellezza: la bellezza
dei diversi fenomeni naturali, la bellezza dell’armonia dei corpi umani.
Esistono anche i metodi ausiliari per la purificazione e lo
sviluppo delle corrispondenti strutture energetiche dell’organismo, che si
chiamano i
chakra, e alcuni importanti meridiani. L’uso di tali metodi permette di
accelerare notevolmente l’assimilazione della capacità della completa
autoregolazione psichica e tutta la crescita spirituale. Come possiamo capire,
si parla prima di tutto del chakra anahata e del cuore spirituale che cresce in
lui e successivamente da lui.
È molto importante sottolineare che l’avanzamento più efficace è
possibile lavorando in questa direzione proprio nella natura. Meglio di tutto
sui posti speciali che si chiamano i posti della forza (abbiamo raccontato
dettagliatamente di questo nei libri nominati in precedenza).
Adesso vi spiego gli esercizi più significativi per cominciare
il lavoro su se stessi e v’illustro come continuarlo in seguito.
Vi dimostro com’è possibile imparare facilmente a staccarsi dal
corpo materiale, non per sempre, ma soltanto per il tempo degli allenamenti
meditativi.
L’unico modo giusto per realizzarlo è uscire dal chakra anahata
nel modo corretto, come il cuore spirituale abbastanza sviluppato può riuscire a
fare.
Imparando questo noi saremo convinti al cento per cento che noi
non siamo i corpi! Siamo le anime, le consapevolezze, le energie consapevoli,
capaci di percepire se stessi nel corpo e anche fuori da esso!
La paura della morte del corpo sparisce perché io posso esistere
e continuare a vivere anche senza il corpo!
Possiamo continuare lo studio come le consapevolezze libere che
esaminano l’Assoluto pluridimensionale sotto la guida dei nostri Maestri
Spirituali: Spiriti Santi. Il Loro compito più importante sarà di portarci nella
Dimora del Creatore.
Questo è molto importante per la gente: capire finalmente che
noi non siamo i corpi materiali! Questa conoscenza è assente anche nella
mentalità della gente che pensa d’essere credente!
Vorrei attirare la vostra attenzione sulla traduzione del Nuovo
Testamento in russo (probabilmente è così anche nelle versioni in altre lingue):
sono presenti le espressioni “mia anima”, “tua anima”. Ho sentito anche
l’espressione molto stupida: “perdere l’anima”…
Ma l’anima è l’uomo!
Anche la famosa inerpretazione del segnale internazionale “SOS”
(save our souls!: salvate le nostre anime!) è assurda perché s’intende
come richiamo per salvare i corpi, ma non le anime!
Le anime bisogna salvarle in modo diverso: spiegando le
conoscenze religiose e filosofiche, insegnando i metodi dell’autoperfezionamento
spirituale!
E non c’è senso nel piangere e nel soffrire per la morte degli
altri, perché loro sono vivi! Sono morte soltanto le loro «abitazioni»
temporanee: i loro corpi!
Attaccarsi alla vita del proprio corpo, se è arrivato il momento
della morte, non ha più senso.
L’ importante è altro: com’è stata vissuta questa vita? In che
misura si è riusciti a realizzare lo scopo della nostra vita in questo corpo
davanti a Dio?
Allora cerchiamo di sbrigarci a migliorare! Perché adesso
sappiamo come!
… Certamente non si può imparare tutto questo in un giorno solo.
Vi ho raccontato e dimostrato soltanto una parte. Ma questa parte è fondamentale!
Questa è la dimostrazione che realizzare tutto ciò è possibile!
Cominciamo a muoverci e Dio ci aiuterà senz’altro! Perché è
proprio questo che Lui desidera per noi! Perché Lui è interessato personalmente!
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