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Multidimensionality of Space
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Pluridimensionalità dello spazio. Dove cercare Dio
Autore Dr.Vladimir Antonov
Traduzione di Tatiana Baldi
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Lo spazio dell’universo è pluridimensionale. Come la luce del
sole coesiste con l’acqua pura nello stesso spazio, trapassando liberamente
l’acqua e quasi senza entrare nell’interazione, come le radioonde di vari campi
esistono liberamente nella profondità dello spazio, dentro e fuori i nostri
corpi — allo stesso modo nella profondità pluridimensionale dentro e fuori ogni
oggetto solido, liquido o gassoso si trovano altri mondi — le sedi degli spiriti
e di Dio.
La scala di pluridimensionalità è una scala speciale degli stati
delle energie che si distinguono come le gamme principali. Studiando questa
scala, il vettore dell’attenzione non deve essere diretto in su, in giù o in un
altra direzione, ma in profondità. Gli strati dello spazio
pluridimensionale (in greco si chiamano “eoni”, in sanscrito — “loka”) si
distinguono uno dall’altro secondo il loro grado di finezza o
grossolanità.
Lo strato delle energie più sottili è Dio nell’aspetto del
Creatore. Ha l’aspetto della Luce purissima che si estende senza limiti e
somiglia alla luce tenera e tiepida del sole mattutino. In Esso non esistono
forme. Ad entrarci, tutte le forme si sciolgono subito.
In diverse lingue terrestri la gente Lo chiama Dio-Padre, Geova,
Allah, Ishvara, La Coscienza Primordiale, Tao, ecc. Esso è Dio sia dei profeti
ebraici, sia di Gesù Cristo, sia di Maometto, sia dei credenti di Cina, India e
di altri paesi dove esistono le idee giuste di Lui.
Soltanto l’ignoranza umana e il primitivismo intellettivo, fanno
pensare che gli Dei sono diversi, perché i “nomi” sono diversi…
Dalla Sede di Dio-Padre, da questo primo eone primordiale, si
realizza la creazione di ogni nuova “isola” della Creazione pluridimensionale.
Come il materiale di costruzione per la creazione della sostanza solida, si
utilizza, prima di tutto, la protomateria (protoprakriti, bhutakasha).
Da dentro (penetrando dentro) questo strato si vede come lo
spazio senza limiti pieno di Calma Tenera e senza la luce viva. Somiglia
allo stato di una notte meridionale tiepida, calma, tenera e con tante stelle.
E’ importantissimo il fatto che, rispetto a tutta la Creazione,
il Creatore e gli eoni dell’akasha si trovano al di là dello “specchio”, nel “Retrospecchio”.
Uno specchio normale ha un lato chiaro e un lato scuro, così è anche nel
profondo pluridimensionale dell’Oceano universale.
I fisici suppongono proprio questo fenomeno, cercando nei loro
calcoli teorici di penetrare dal mondo della materia nel “Retrospecchio”.
All’energia degli eoni dell’akasha essi hanno assegnato i nomi di … “anti-energia”,
“antimateria”…
… Per creare nell’infinito Oceano dell’universo un nuovo
“isolotto” materiale, il Creatore prima vi crea una zona locale d’elevata
gravitazione (attrazione). Questo fenomeno è conosciuto nell’astronomia sotto il
nome di “buchi neri”. Dallo spazio universale circostante vi è concentrata la
“spazzatura” cosmica — pianeti morti, meteoriti e polvere spaziale, nonché le
particelle elementari dallo strato di protoprakriti. La super-pressione e il
super-riscaldamento che si creano in questo grumo, provocano le reazioni di
sintesi nucleare. Così si formano gli elementi della scala di Mendeleev, si
creano le molecole, incluse quelle organiche. In queste ultime cominciano ad
incarnarsi i piccoli grumi di protopurusha. Così, contemporaneamente, comincia
l’evoluzione dei corpi organici e delle anime che s’incarnano in essi. I biologi
hanno potuto conoscere abbastanza bene l’evoluzione dei corpi organici; bisogna
considerare, però, il ruolo di guida di Dio in questo processo.
Il nostro compito (degli uomini) è, dopo esserci sviluppati in
misura sufficiente come anima, coscienza, percorrere la via dalla Creazione al
Creatore, raffinandoci come coscienze per affluire in Lui arricchendoLo con noi.
Così era “l’idea” di Dio quando creava la Terra. Questo è il
senso delle nostre vite.
E’ importante sapere che noi non esistiamo indipendentemente,
separatamente; non abbiamo il diritto né alcun motivo di tendere
all’egocentrismo, di sentirci “importanti” in modo speciale. Perché tutto questo
è attributo soltanto del Creatore. Egli ha fatto tutta questa Creazione insieme
con noi non per noi, ma per Lui, per la Sua Evoluzione.
Da ciò deriva la qualità dei nostri destini: se ci sviluppiamo
correttamente, tutto nelle nostre vite va bene, se ci sviluppiamo scorrettamente,
Egli ce lo indica per mezzo del nostro dolore e le cose mal riuscite.
… Durante un enorme (secondo le misure terrestri) periodo, sul
nostro pianeta sono apparsi miliardi di corpi umani ed ancor più anime di tutte
le età e di tutte le qualità. Le anime che raggiungono la Perfezione, si
uniscono a Dio e non s’incarnano più (tranne soltanto con l’incarico di Avatar,
Messia). Gli altri s’incarnano di nuovo e di nuovo fino alla fine dell’esistenza
di questo “isolotto” materiale. Quando esso si distrugge, la materia e le anime
che non si sono avvicinate al Creatore, si distruggono fino allo stato di akasha
formando il materiale di costruzione per i futuri “isolotti” e per la vita su di
essi.
… Sull’estremo della scala relativa alla finezza-grossolanità
opposto al Creatore, si trova l’eone diabolico — il mondo delle energie
grossolane nere, orrendo, secondo lo stato emotivo, ed “appiccicoso” come il
petrolio. Su come vi si entra, ne parleremo a parte.
Ma esiste anche la dimora per i giusti: è il paradiso.
Ogni uomo, perdendo il corpo, va a finire in quell’eone che ha
meritato durante la vita nel corpo sulla Terra. Dobbiamo, però, aspirare agli
eoni superiori.
Noi, educati nell’ambiente ateo e nell’ambiente in cui dominava
l’ignoranza religiosa, dobbiamo apprendere che Dio-Padre non abita nell’alto dei
cieli, né sugli altri pianeti, né su una montagna, ecc. Egli è, ovunque, in
tutto l’universo — nella profondità — sotto i nostri corpi e tutto il
mondo della materia, sotto tutto il Creato.
La “scala” che porta a Lui non va in su ma in profondità. Gli
scalini sono i nostri gradi di raffinazione delle coscienze. Quella scala
comincia nei nostri cuori spirituali…
… Tutto quanto sopra descritto, è stato investigato dall’autore
di questo libro e non copiato da un altra fonte o udito da qualcuno. Ogni
persona deve cercare di percorrere questa Via, però è importante sapere che su
questa Via ci si muove “da uno scalino all’altro” senza saltare le “rampe”.
Quindi la Sede del Creatore esiste dappertutto, sotto ogni
molecola della materia. Gesù disse: la distanza, come spessore, non supera un
sottile foglio di carta [21,35].
Dio-Padre non è in cielo, è dappertutto: dentro ed
intorno ai nostri corpi, sotto ogni loro particella. La Sua Sede è
vicinissima! Però.., provate ad entrarci!
Si può entrare soltanto con la Sua benedizione, che può essere
ricevuta esclusivamente da colui che si è sviluppato nella misura necessaria in
Amore, Saggezza e Forza.
* * *
… La Via che conduce alla Sede del Creatore è la Via, a tappe,
della raffinazione delle coscienze. Come ha detto l’apostolo Paolo, all'inizio è
necessario “voltare le spalle al male ed appiccicarsi al bene” [10,18],
cioè lasciare le compagnie dedite al bere, la gente grossolana, crudele,
scoprire la bellezza della natura, della vera arte, fare in modo che i nostri
compagni sulla Via spirituale diventino i nostri amici.
La tappa successiva di consolidamento nella finezza sarà la
realizzazione iniziale del potenziale del cuore spirituale. Poi segue la pulizia
di tutti gli altri
chakra e dei meridiani principali, incluso il canale citrini (di Brahman).
Ormai passando attraverso il citrini, ci troveremo subito nel Santo Spirito,
nella meditazione “Pranava” ci uniremo le prime volte con Esso… Così
procedendo gradino dopo gradino sulla scala dell’Universo pluridimensionale, a
volte facendo le soste per riposare ed assuefarci, raggiungiamo la Dimora del
Creatore, la quale d’allora diventa anche la nostra Casa.
Ecco la vera Via verso Dio. Né i comizi impregnati di malignità
che esortano a punire coloro che professano la fede non corretta, né gli anatemi
(maledizioni) nei confronti di alcuni “eterodossi” o altre sette, oppure,
persino nei confronti di intere nazioni! Quest’ultima è la via della
demonizzazione, la via che porta all’inferno.
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